Ho avuto molti vantaggi con NeurOptimal
®.
Vorrei davvero averlo trovato prima per me e mio figlio
Sono molto più produttiva con meno senso di sopraffazione, il che è un cambiamento enorme.
La storia di Natalie e suo figlio
con Neuroptimal
®
Mia traduzione dell’intervista
Natalie: La mia sensazione è di aver ripreso il controllo di me stessa e di riessermi allineata con chi sono veramente.
Ai miei ragazzi è stata diagnosticata una condizione metabolica estremamente rara nel 2010. Questa sindrome provoca convulsioni e vari gradi di disabilità sia intellettuale che fisica. Questa condizione mi ha causato un disturbo da stress post-traumatico che si traduceva in preoccupazione cronica stress cronico molte ansie quotidiane. Mio figlio maggiore è morto nel 2016. Aveva anche una carenza di cellule ADSL e aveva solo nove anni e mezzo quando è morto. È ancora oggi il mio più grande maestro. Imparo ancora tanto ogni giorno da lui e ogni settimana faccio l’esperienza di averlo sempre con me.
Ovviamente però questo ha creati molti problemi in me. Stavo facendo molte cose e la mia attività stava crescendo. Stavo facendo crescere mio figlio che aveva dei bisogni speciali. La mia vita era abbastanza piena e ho pensato che ci fosse qualcosa di sbagliato in me. Mi sentivo come se le mie ruote girassero ma non stessi da nessuna parte. Ero in ansia per le cose. Avevo molta paura o indecisione. E perché non potevo tenere tutto insieme? Perché non riesco a rimanere concentrata? Perché non posso rimanere in attività? Perché non riesco a raggiungere i miei obiettivi? Ero una persona molto motivata e poi ho avuto l’impressione di autodistruggermi. È stata una presa di coscienza molto profonda quando ho realizzato che non c’era niente di sbagliato in me. Tutto ciò era conseguenza di un trauma ed è questo che succede a una persona traumatizzata. Il trauma mi sembrava un pozzo senza fondo nel mio stomaco. Era qualcosa che sentivo fisicamente e lo stavo riempiendo di cibi malsani cercando di compensare il mio trauma o il mio dolore e la perdita di mio figlio così come l’ansia che mi generava la gestione dell’altro figlio. Sai di solito una persona piuttosto positiva ma ero davvero spaventata. Non avrei mai riportato la mia vita in carreggiata.
Sai lavoro su me stessa molto e ho sentito parlare del Neurofeedback nei libri che stavo leggendo mentre studiavo esercizi di counseling e sollievo dai traumi. E poi hanno parlato di come il Neurofeedback può aiutare le persone con PTSD e cose del genere. E ho pensato beh E così ho iniziato a cercare un trainer locale.
Steve: È stato fantastico lavorare con Natalie e suo figlio per supportarli nel loro cambiamento. Le persone si siedono semplicemente su una sedia bella e comoda e colleghiamo i sensori che misurano l’attività elettrica. E questo feedback che ha la forma di un’interruzione nella musica al presente. Ed è ciò che aiuta il cervello ad elaborare le informazioni in modo più efficiente e ad auto-ottimizzarsi o correggersi.
Natalie: Dopo solo un paio di giorni ho notato solo che delle piccole cose miglioravano: entravo in maniera fluida nella mia routine mattutina piuttosto che rimuginare su cosa avrei fatto durante la giornata. Non ero più bloccata in un loop ripetitivo. E’ stata un’esperienza davvero incantevole, semplicemente così rilassante. Lo adoro. Lo faccio ancora oggi
Steve: Le persone che continuano ad allenarsi regolarmente si ritrovano più resilienti o adattabili, più flessibili. E in questo mondo è importante essere flessibili e resilienti.
Natalie: Ho pensato ai cambiamenti che posso notare in me e mi sono detta “Come funzionerebbe con mio figlio?”. Quindi abbiamo provato tre mesi con lui. Ho potuto vedere i cambiamenti in lui praticamente dalle fin dalle prime due sessioni. All’improvviso stava iniziando a guardare in alto e intorno a lui e a ciò che lo circondava un contatto visivo stesse diventando più socialmente impegnato nel suo ambiente. Tutto ciò che volevo era solo vederlo sorridere. Le piccole cose sono le benedizioni. Sì, anche molte più risatine escono da lui. Quindi più sessioni faccio con lui sai possiamo vedere che le convulsioni si sono ridotte in frequenza e anche nell’intensità.
Steve: Quello che amo del Sistema NeurOptimal® è che supporta il cervello delle persone nell’autoregolarsi. Quindi non stiamo spingendo un cervello in una direzione particolare Gli stiamo solo fornendo pure informazioni e il cervello farà ciò di cui avrà bisogno.
Natalie: Sai in me i cambiamenti sono stati piuttosto profondi in particolare riguardo all’essere molto più sicura di me. Mi sento come se fossi molto più positiva molto più consapevole di me stessa. Non procrastino neanche la metà di prima. E sono molto più efficace. Sono molto più produttiva con meno senso di sopraffazione, il che è un cambiamento enorme. I cibi malsani che stavo mangiando e bramando semplicemente non li cerco più. Sai lavoro molto su me stessa per superare gli effetti del disturbo da stress post-traumatico. E i più grandi cambiamenti nella mia vita sono stati negli ultimi nove mesi da quando ho iniziato il Dynamical Neurofeedback®. Non si tratta solo di me, riguarda anche tutti gli altri. Ed è quello che faccio nel mio lavoro quotidiano: aiutare le altre persone a connettersi con i loro corpi. Tutto ciò che ho imparato tutto ciò che faccio tutto ciò che insegno adesso è tutto riguardo alle esperienze che ho avuto io. Amo i risultati che abbiamo avuto nei tre mesi che abbiamo utilizzato che abbiamo utilizzato il sistema NeurOptimal®. Ho pensato che sarebbe stato fantastico per i miei clienti. E così ho comprato il Sistema e adesso i miei clienti hanno il privilegio di poterlo usare anche loro.
Steve: La cosa bella di questo sistema è che non importa che età hai che condizione hai perché la realtà è che stiamo allenando persone
Natalie: Ho avuto molti vantaggi con NeurOptimal ®. Vorrei davvero averlo trovato prima per me e mio figlio.